12 Ocak 2011 Çarşamba

Appello in Italiano et Radio RBS


Göndərdiyimiz yüzlərcə bitikdən bu günə dək bir neçə yanıt bitiyi aldıq. Ən önəmlilərindən isə yövüşdaşlarımız İtalyan yazar, qoşuqçu, özütçülərinin (görgəçi=fotoğraf, yönətmən...) İtalyan qamuoyuna yapdıqları Çağrıdır. Yövüşdaşlarımızın Güney Azərbaycan Tutsaq Yazar, çalışmanlarının özgürlüyə buraxılmalarını istəyən Uluslararası İnsan Haqlarını Qoruyan, savınan qurumlara bir başvuruları da vardır. Bu başvuru da aşağıda sunulur.
Burada sayın başqan Roberto Malini ilə birlikdə başvuruya qolçəkən tüm yövüşdaşlarımıza gönüldən sağlıq, əeənlik diləyirik.   
Ayrıca  Beljikada Fransızca yayın yapan RBS radiosundan sevgili dildaşımız Mustafa bəy Alınca-nın bizə yazdığı qısa yazanağı da burada sunulur. RBS radyosunun tüm əməkdaçlarından, özəlliklə Alıncan bəydən, Tutsaqlarımızın adından təşəkkür edirik.

Message du 08/01/11 15:23
> De : "Roberto Malini"
> A : "jeanne GAMONET"
> Copie à : "Matteo Pegoraro" , "Dario Picciau"
> Objet : CORRETTO: Appello in Italiano
Appello internazionale per la libertà di 20 poeti dell'Azerbaigian detenuti e torturati in Iran: rischiano sei anni di prigione per aver scritto nella lingua madre
All'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani;
al Commissario Europeo per i Diritti Umani;
allo Special Rapporteur Onu sulla Tortura
al Presidente del Comitato europeo Contro la Tortura
alle Istituzioni democratiche e agli organismi che tutelano i diritti umani e la libertà di espressione nel mondo.
In Iran anche i poeti che che scrivono nella propria lingua madre vengono arrestati e rischiano pesanti condanne nei tribunali islamici. E' quello che è accaduto nel mese di aprile 2010 a 20 poeti, scrittori e giornalisti dell'Azerbaigian. Ecco i loro nomi:

Akbar Azad, Hamide Fereczade Pinar, Zohre Fereczade, Aydin Xacei, Shukrulla Qehremani, Letif Heseni, Ayet Mehrali Begli, Mahmud Fezli, Yashar Kerimi, Hassan Rehimi Bayat, Hussein Nasiri, Yunis Suleymani, Ali Reza Abdullahi, Shehram Radmehr, Rehim Ehmedi Xiyavi, Mohammad Ali Muradi, Abdullah Saduqi, M. Afiyet, Ali Djabbarli, Ibrahim Rachidi.
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Alcuni di loro hanno subito durissimi interrogatori, torture e in alcuni casi l'elettrochoc. Presto questi intellettuali pacifisti si troveranno davanti al tribunale di Tabriz, dove saranno giudicati dagli spietati magistrati islamici, noti per la condanna capitale inflitta a Sakineh, ma già responsabili di centinaia di verdetti che hanno condotto sul patibolo o nelle buche per la lapidazione centinaia di innocenti. I poeti dell'Azerbaigian rischiano pene detentive fino a sei anni di carcere o peggio, non per aver inneggiato alla rivoluzione o alla libertà, ma per aver scritto nella loro lingua poesie d'amore e inni alla natura. Il 1° gennaio 2011 ha avuto luogo un processo contro i 20 e nonostante i loro avvocati abbiano dimostrato l'innocenza degli accusati, i magistrati hanno fissato una nuova udienza, in cui gli imputati risponderanno di propaganda contro il regime, istigazione delle masse alla ribellione, spionaggio. Accuse formulate in base ai rapporti della polizia segreta, che per la legge islamica non hanno alcun valore. I 20 poeti e scrittori nel frattempo resteranno in carcere, dove subiranno altri maltrattamenti e sadiche torture, finalizzate a piegare la loro volontà.  Come è già avvenuto per tanti condannati al carcere e per le centinaia di vittime del boia di Tabriz, il sistema giudiziario iraniano cerca di estorcere confessioni con ogni mezzo, per eliminare tutti coloro che il regime non gradisce. Ci appelliamo all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Navanethem Pillay; al Commissario europeo per i Diritti Umani Thomas Hammarberg, allo Special Rapporteur Onu sulla Tortura e i trattamenti inumani e degradanti Juan Méndez; al Presidente del Comitato europeo Contro la Tortura Mario Palma; alle Istituzioni democratiche e agli organismi che tutelano i diritti umani e la libertà di espressione nel mondo; ci appelliamo a loro affinché stigmatizzino questa grave violazione di diritti umani e si adoperino con gli strumenti democratici affinché i 20 poeti e scrittoro dell'Azerbaigian siano liberati e assolti da imputazioni senza fondamento giuridico né morale. Invitiamo inoltre  tutti i cittadini che credono nei valori della civiltà a sottoscrivere insieme a noi  l'appello.

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Jeanne Gamonet, Francese, poeta, scrittrice, linguista e membro del Pen-club International (mail : gamonet.jeanne@wanadoo.fr)
> Suleymanoglu, Azerbaigiano del Sud, poeta, scrittore, turcologo e membro del Pen Club International
> Vali Gozeten, Azerbaigiano del Sud, poeta e scritttore esiliato in Germania
Roberto Malini, Italiano, poeta, artista e difensore dei diritti umani, co-presidente del Gruppo EveryOne (roberto.malini@everyonegroup.com)
Matteo Pegoraro, Italiano, scrittore e difensore dei diritti umani, o-presidente del Gruppo EveryOne (pegoraro.matteo@gmail.com)
Dario Picciau, Italiano, artista e regista, o-presidente del Gruppo EveryOne (dario.picciau@gmail.com)
> Fabio Patronelli, Italiano, artista e difensore dei diritti umani f(abio.patronelli@gmail.com)
Steed Gamero, Peruviano, scrittore, fotografo e difensore dei diritti umani (steed.gamero@live.it)
Glenys Robinson, Britannica, scrittrice e attivista per i diritti umani (robinson.glenys@gmail.com)
Rebecca Covaciu, Romena, artista e attivista per i diritti umani (info@watchingthesky.org)
Alfred Breitman, Italiano, scrittore, artista e difensore dei diritti umani (info@watchingthesky.org)
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RBS radyosundan

Mustafa Alinca10 janvier 2011, 10:02
Betreff: Radio Proqrami
Sayin Vali bey, size bildirmek isteyirdim ki bugün 9 yanvar saat 15 ile 17 arasi yerli RBS radiosunda fransiz dilinde efire çixdiq. Birinci saati Azerbaycan ve diasporasi ve rehmetli muellimem Prof. Irene Melikoffun rehmete gedisinin ikinci iline xetir davam ettik, ikinci saati ise tamamile Güney Azerbaycan ve sizin saytda yaydiginiz çagri fransiz dilinde oxundu ve etrafli melumat verildi. Diger terefden mailleri qrup, qurum, media ve teshkilatlara yaymaga devam edirem. Gördüyünüiz gözel ishlerinizde ugurlar. Hörmetle

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This website was created by Mrs Jeanne Gamonet, Süleymanoğlu, members of the French branch of International Pen-Club and Vali Gözeten, writer and poet from South Azerbaïdjan who lives in Germany.

Our aim wants to reveal to the largest possible number of men who are real supporters of Human Rights the living conditions of the writers, poets and journalists of South Azerbaïdjan, who suffer a very strong oppression from a religious form of government who is distinguished by its fundamentalism, its heavy violence, and the establishment of a real apartheid situation in Iran, which strikes all the minorities, even the more considerable from a numerical and intellectual. point of view.

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